L’origini messapiche e le rovine archeologiche della dominazione romana la inseriscono tra le città d’arte più belle d’Italia. Lecce si distingue per il patrimonio e l’esuberanza del barocco tipico del seicento. Le sue chiese e dei palazzi del centro, innalzate con la locale pietra leccese. Lo sviluppo architettonico e l’arricchimento illustrativo delle facciate è stato particolarmente accurato durante il Regno di Napoli. E contraddistingue la città in modo talmente originale da dar luogo alla denominazione di barocco leccese.
Il Salento, conosciuto anche come penisola salentina, è una subregione della Puglia del sud, tra il mar Ionio e il mar Adriatico. Figurativamente raffigura il tacco dello stivale italiano.
Il paesaggio architettonico, di Lecce, ci ricorda le città della Grecia per la predominio assoluto delle case bianche “a calce”, senza tetto (con solaio). Anzitutto in campagna e sulla costa, ma i centri storici sono definiti dal barocco leccese, un testamento dallo spagnolo del Plateresco, che rispetto al Barocco del resto d’Italia si lascia dietro la sovrabbondanza pittorica degli interni e varia le facciate esterne di chiese e palazzi in veri arazzi scolpiti. In ciò, molto rilievo ha avuto la locale “pietra leccese”, tenera e morbida e dal caldo colore giallo rosaceo.